Liga Norte hace sonar el "Va Pensiero" en lugar de himno Italia en un acto

(Roma, EFE) El gobernador de la región italiana del Véneto y ex ministro de Agricultura y miembro destacado de la federalista Liga Norte, Luca Zaia, hizo cambiar en un acto el himno de Italia por el "Va Pensiero", el aria de la ópera Nabucco de Verdi, según informó el diario La Tribuna.
El cambio de programa ha indignado a la directora de educación regional Carmela Palumbo, quien piensa denunciar el hecho, así como a un diputado de la derechista Pueblo de la Libertad (PDL) de Silvio Berlusconi, quien ha anunciado una pregunta parlamentaria al respecto.
"Si es cierto, me parece grave porque un gobernador no puede sustituir el himno de Italia", aseguró por su parte el ministro de Defensa, Ignazio La Russa.
El federalista Luca Zaia dijo después en un comunicado que no intervino en el acto, la inauguración de una escuela primaria de Fanzolo di Vedelago (Treviso), y que sonaron ambos himnos.
El programa preveía que el coro de Salvarosa saludara a las autoridades con el Himno de Mameli pero, según La Tribuna, veinte minutos antes un asesor de Zaia hizo cambiar el himno por la célebre aria del Nabucco de Verdi.
"No quiero ningún himno italiano mientras esté yo aquí, mejor el 'Va Pensiero'", dijo al parecer el ex ministro de Agricultura a sus hombres.
El líder de la Liga Norte, Umberto Bossi, socio gubernamental de Berlusconi, ya señaló en 2009 que todo el mundo sabe cantar el "Va Pensiero", un coro de la ópera Nabucco, de Giuseppe Verdi, que el partido federalista ha elegido como himno en sus mítines y actos políticos.
"Cuando cantamos nuestro himno 'Va Pensiero' todos lo cantan porque se saben la letra, pero esto no sucede con el himno italiano, que nadie se sabe", aseguró Bossi.

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Inno di Mameli da sostituire? Zaia: "Balla colossale". E La Russa vuole renderlo obbligatorio per legge

(Sicilia Informazioni) Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha chiesto che l'Inno di Mameli venisse sostituito con il 'Va' pensiero' di Verdi all'inaugurazione di una scuola nel trevigiano? "Balla colossale. Fosse vero -risponde l'esponente leghista in una intervista a La Repubblica'- sarebbe una cosa da impeachment. Lo dice un presidente di Regione che ha giurato sulla Costituzione. Vorrebbe dire che sono impazzito di colpo, per questo mi stupisco e mi offendo di fronte a certe dichiarazioni". E le accuse giunte dai ministri Ignazio La Russa e Andrea Ronchi?
"Sono uomini scafati, se si sono fatti fregare da una domanda perniciosa di un giornalista e' meglio che si prendano un po' di vacanze e si riposino il cervello.
Ronchi e' venuto da me la settimana scorsa: in ufficio c'era il tricolore". E poi, proprio stasera c'e' la partita di esordio degli azzurri al mondiale sudafricano. "Certo. Se vinciamo i mondiali -risponde Zaia- stappo bottiglie di prosecco. Se veniamo eliminati, pero', tifo Brasile: mio nonno, classe 1896, e' nato la'". In ogni caso, Zaia sottolinea che non cambierebbe il tricolore: "sarebbe come spostare il crocifisso. La bandiera e' un presidio nazionale e anche un logo, un brande che funziona benissimo all'estero. Mi riferisc o ai nostri prodotti".
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa presentera' un ddl "per disciplinare l'uso obbligatorio in determinate circostanze dell'Inno nazionale. Mi sembra una cosa semplice, come gia' avviene per l'esposizione della bandiera che e' regolata per legge, e in questo modo eliminiamo una occasione di discussioni". Lo ha annunciato La Russa arrivando a Milano all'assemblea di Assolombarda. Quanto alle polemiche sull'inaugurazione della scuola in Veneto, La Russa ha affermato che "sono stato accusato di essere tra quelli che ci ha creduto, invece non ho mai dubitato che Zaia avesse deciso lui di non far suonare l'Inno. Ho fatto bene perche' infatti e' stato suonato.
Credo comunque che ci sia stata una sottovalutazione di quello che e' uno dei momenti centrali delle cerimonie pubbliche":La Russa replica poi alle critiche arrivate dal centrosinistra ricordando che "quando da giovane cantavamo l'Inno da sinistra ci gridavano dietro 'fascisti'. Sono contento che adesso si scandalizzino, ci hanno messo trent'anni per ricordarsi dell'Inno, adesso spero che non ci mettano altri trent'anni per imparare la parole"

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