Carretto siciliano d'autore con Pirandello e Verga
Un carretto siciliano d'autore, con le immagini degli scrittori più noti dell'isola: da Pirandello a Sciascia, da Quasimodo a Tomasi di Lampedusa. L'originale opera è il frutto della collaborazione di due artisti, molto diversi fra loro, che hanno entrambi 82 anni: il maestro Bruno Caruso e Giu
seppe Ducato, l'ultimo esponente di una famiglia di Bagheria che per generazioni ha decorato i tradizionali carretti. Un'arte che affascinò anche il giovanissimo Renato Guttuso e il regista Giuseppe Tornatore, che realizzò uno dei suoi primi documentari proprio nelle bottega dei fratelli Ducato. "I Ducato - racconta Caruso in un servizio pubblicato dall'edizione locale di Repubblica - li avevo conosciuti e apprezzati nel dopoguerra. Io penso che il carretto sia la quintessenza dell' anima siciliana, ma non avevo mai pensato di dipingerne uno". L'idea del carretto d'autore è venuta a Giuseppe Ajello, titolare di una tipografia a Bagheria e committente dell'opera, che ha voluto in questo modo rendere omaggio alla propria famiglia di carrettieri. Per portare a termine il progetto ci sono voluti dieci anni: le fiancate del carretto, i cosidetti 'masciddara' sono state smontate e portate nello studio di Caruso a Roma, dove il maestro ha dipinto i ritratti dei più importanti scrittori siciliani: Luigi Pirandello e i suoi Sei personaggi in cerca d'autore; Giovanni Verga e la sua Cavalleria rusticana; Leonardo Sciascia e il suo Consiglio d'Egitto, e ancora Michele Amari, Quasimodo, Brancati, Tomasi di Lampedusa. Ducato ha invece portato a termine le altre parti del carretto che riprendono i motivi classici della gesta cavalleresche dei Paladini di Francia. Il carretto d'autore, frutto della collaborazione dei due artisti, rischia di essere l'ultimo "pezzo" di una tradizione ormai quasi estinta: "Senza gli artigiano - spiega Giuseppe Ducato - è sempre più difficile produrre nuovi carretti. I rabischi in ferro battuto, le sculture, le boccole al centro delle ruote che producono dei suoni quando il carretto si muove, possono solo essere riciclati da vecchi carretti in disuso".
seppe Ducato, l'ultimo esponente di una famiglia di Bagheria che per generazioni ha decorato i tradizionali carretti. Un'arte che affascinò anche il giovanissimo Renato Guttuso e il regista Giuseppe Tornatore, che realizzò uno dei suoi primi documentari proprio nelle bottega dei fratelli Ducato. "I Ducato - racconta Caruso in un servizio pubblicato dall'edizione locale di Repubblica - li avevo conosciuti e apprezzati nel dopoguerra. Io penso che il carretto sia la quintessenza dell' anima siciliana, ma non avevo mai pensato di dipingerne uno". L'idea del carretto d'autore è venuta a Giuseppe Ajello, titolare di una tipografia a Bagheria e committente dell'opera, che ha voluto in questo modo rendere omaggio alla propria famiglia di carrettieri. Per portare a termine il progetto ci sono voluti dieci anni: le fiancate del carretto, i cosidetti 'masciddara' sono state smontate e portate nello studio di Caruso a Roma, dove il maestro ha dipinto i ritratti dei più importanti scrittori siciliani: Luigi Pirandello e i suoi Sei personaggi in cerca d'autore; Giovanni Verga e la sua Cavalleria rusticana; Leonardo Sciascia e il suo Consiglio d'Egitto, e ancora Michele Amari, Quasimodo, Brancati, Tomasi di Lampedusa. Ducato ha invece portato a termine le altre parti del carretto che riprendono i motivi classici della gesta cavalleresche dei Paladini di Francia. Il carretto d'autore, frutto della collaborazione dei due artisti, rischia di essere l'ultimo "pezzo" di una tradizione ormai quasi estinta: "Senza gli artigiano - spiega Giuseppe Ducato - è sempre più difficile produrre nuovi carretti. I rabischi in ferro battuto, le sculture, le boccole al centro delle ruote che producono dei suoni quando il carretto si muove, possono solo essere riciclati da vecchi carretti in disuso".Fuente:Sicilia Informazioni
Los Carros Sicilianos
Origen e Historia: El carretto siciliano, nacido como medio de tansporte de mercancias y personas es destinado después en las ciudades al uso de las actividades de los vendedores ambulantes. Está estrechamente ligado a la historia económica y cultural de Sicilia y hoy en día se ha convertido en uno de los icono
s representativos de la isla. Al inicio del siglo XIX existian más de 5000 ejemplares.
La característica más destacada del carretto siciliano es la explosión de colores en la que predominan el rojo, el amarillo, el verde y el turquesa evocando la pasión, el sol, el mar y los cítricos tan comunes en la isla. Esta combinación de colores se fusiona para representar motivos de la historia de las civilizaciones que han habitado la isla, desde los griegos y romanos pasando por los árabes, los bizantinos, los normandos, los aragoneses, los españoles.
Las técnicas de decoración son exclusivas del artesano,casi siempre anónimo denominado “pitturi ri carretti”. Los adornos comprenden figuras de soles, lunas, estrellas, flores, frutas, monstruos mitológicos, caballos, ángeles y figuras humanas, normalmente luchas de caballeros (gestas de los paladines en Francia, sobre todo Orlando y Rinaldo).
s representativos de la isla. Al inicio del siglo XIX existian más de 5000 ejemplares.La característica más destacada del carretto siciliano es la explosión de colores en la que predominan el rojo, el amarillo, el verde y el turquesa evocando la pasión, el sol, el mar y los cítricos tan comunes en la isla. Esta combinación de colores se fusiona para representar motivos de la historia de las civilizaciones que han habitado la isla, desde los griegos y romanos pasando por los árabes, los bizantinos, los normandos, los aragoneses, los españoles.
Las técnicas de decoración son exclusivas del artesano,casi siempre anónimo denominado “pitturi ri carretti”. Los adornos comprenden figuras de soles, lunas, estrellas, flores, frutas, monstruos mitológicos, caballos, ángeles y figuras humanas, normalmente luchas de caballeros (gestas de los paladines en Francia, sobre todo Orlando y Rinaldo).
También es común encontrar representaciones con connotaciones religiosas de temática comparable con los ex-voto y con la función de “exorcisar el mal”. Pese a que la calidad de los diseños no es destacable, la belleza y combinación de colores y temáticas hace del carreto siciliano una atracción para la vista.
Es habitual encontrar desfiles de carretos con ocasión de fiestas patronales, cubiertos de plumas y flores, conjuntados con la vestimenta del carretero y el caballo que tira del carretto.
Es habitual encontrar desfiles de carretos con ocasión de fiestas patronales, cubiertos de plumas y flores, conjuntados con la vestimenta del carretero y el caballo que tira del carretto.
Hasta los años 60 era común encontrar los carretos en cualquier localidad de la isla, con el carretero entonando canciones típicas. Sin embargo, en la actualidad, con la sustitución del carretto por otros tipos de medios de automoción, no es tan común gozar de la vista de uno de ellos a no ser que coincidamos con representaciones religiosas o folkloricas.
Sin embargo los nuevos tiempos han permitido adaptar el estilo folclórico de los carrettos sicilianos a los nuevos transportes, otorgándoles un punto divertido.
Sin embargo los nuevos tiempos han permitido adaptar el estilo folclórico de los carrettos sicilianos a los nuevos transportes, otorgándoles un punto divertido.
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